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NOTIZIE DELL'ULTIMA ORA

21/12/07: NELLE NOTIZIE DEL GIORNO SPECIALE MERCATO ! - Sotto i sondaggi -

mercoledì 19 dicembre 2007

SERIE A 16° GIORNATA - FENOMENALEX
LAZIO - JUVENTUS : 2 - 3
DEL PIERO SCATENATO TRASCINA LA JUVE ALL'OLIMPICO

EDITORIALE
"DOPPIO ALEX E LA JUVE VOLA"
Sollecitata a dare un segno tangibile della propria presenza/essenza anche lontano da Torino dove non vinceva dalla trasfera di Cagliari, a inizio settembre, non tenendo conto del derby che resta comunque una questione molto cittadina, la Juventus ha scelto Roma e la Lazio per colmare questa lacuna e riposizionarsi ancora più in alto. Probabilmente non è un caso che a prendere per mano la squadra e ad accompagnarla al terzo posto in classifica sia stato Alessandro Del Piero, ovvero il capitano, schierato da Claudio Ranieri per compensare il forfeit di Vincenzo Iaquinta, colpito da un attacco influenzale. Comunque con la mirabolante doppietta di Del Piero, seguita al gol di Trezeguet e all'altra doppietta di Pandev, la Juventus si è assicurata una domenica di tranquillità e dosi massicce di ottimismo per il futuro. - Stefano D'A. Tuttojuve
LE INTERVISTE A TUTTOJUVE
RANIERI:"TRE PASSI AVANTI"
Passo avanti o indietro rispetto al Milan ? "Io sono molto chiaro: sono tre passi avanti perchè portano i tre punti, ma sono anche quattro mesi indietro perchè la Lazio ci ha fatto tanti tiri in porta. Sì, non abbiamo disputato una buona partita. E meno male che la Juve Del Piero e Buffon".
Zanetti e il lancio da 53 metri ? "Bravo. Ma a prescindere dal fatto che siamo contenti quando si vince, non mi aspettavo una prestazione del genere. Abbiamo sbagliato troppo, i ragazzi non riuscivano a stare corti e coordinati, niente. Per fortuna ecco la doppietta di Alex. Così si è vinto lo stesso".
E Tiago ? "L'ho inserito perchè il centrocampo era in mano alla Lazio, non facevamo due passaggi di seguito; Nocerino e Zanetti erano sotto pressione, così ho mandato Cristiano davanti alla difesa, con il portoghese a schermare Ledesma a proporre gioco".
E quel giovane numero dieci ? "Del Piero ? Già l'altra volta si è reso protagonista di una grandissima gara, si vede che è in forma; quando parte non lo prendono più. Lo ripeto, grazie ad Alex e Gigi abbiamo incamerato tre punti importanti".
DEL PIERO: "DUE GOL CHE FANNO GODERE"
"Li ho voluti e cercati a tutti i costi. E se gioco 90 minuti rendo di più. Sono felice per la vittoria in trasferta e per la continuità di risultati. Ranieri si arrabbiava molto perchè ci ritiravamo troppo indietro, ma ci siamo difesi bene.
COBOLLI ORDINA: "DOBBIAMO FAR CORSA SULL'INTER"
"Noi facciamo la corsa sull'Inter: difficilmente perderà punti, ma giocare per lo scudetto ci garantirà di entrare tra le prime quattro. Non giocare le coppe sarà anche un vantaggio, ma la Juve non vede l'ora di tornarci anche perchè fanno molto bene ai conti della società. - "Lavvocato Agnelli guardava all'estetica, ma aveva grande senso pratico, spero che avrebbe apprezzato il lavoro mio e di Blanc".
Il presidente Juventino poi fa i complimenti a Capello:
"E' un fior di allenatore, giusto che in Inghilterra abbiano pensato a lui. Giorni fa ho detto solo che non ritenevo avesse motivo di tornare alla Juve".
LE PAGELLE JUVE
BUFFON, LA DIGA BIANCONERA
Tiago mostra segni di ripresa. Zanetti regala due assist: è indispensabile
IL MIGLIORE: DEL PIERO 8 - IL PEGGIORE: NOCERINO 5
BUFFON: 7,5; ZEBINA: 6 - LEGROTTAGLIE: 6 - CHIELLINI: 5,5 - MOLINARO: 5,5; SALIHAMIDZIC: 6 - NOCERINO: 5 - ZANETTI: 7,5 NEDVED: 6 - TIAGO (1' st): 6 ; TREZEGUET: 6 - DEL PIERO: 8
ALL. RANIERI : 7 - ARBITRO BRIGHI: 6,5
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SPECIALE CALCIOMERCATO JUVE
LA JUVE SI BUTTA SUI GIOVANI A GENNAIO
Ma per Giugno obiettivo Banega per nobilitare la squadra
La Juventus pensa in piccolo, o meglio pensa in grande ma con i piccoli per il mercato di gennaio. Ma non per quello di giugno quando gli obiettivi saranno dei pezzi da novanta. A gennaio in bianconero arriveranno: il centrocampista svedese Albin Ekdal (18 anni) che ha già sostenuto le visite mediche, l'attaccante ceco Martin Fenin (20 anni) che costa 4 milioni di euro e il centrocampista Luca Cigarini (21 anni) pupillo di Ranieri ai tempi del Parma. Per metà del cartellino del giovane talento italiano la Juventus è disposta a cedere metà del cartellino di Almiron, Cigarini a gennaio si trasferirà a Torino e l'argentino farà la strada inversa per uno scambio di prestiti. A giugno poi verrà stabilità una cessione definitiva dei due cartellini. Con relativo conguaglio del quale in questo momento può beneficiare la società emiliana.Oltre al mercato invernale i dirigenti bianconeri hanno già pianificato anche quello estivo quando contano di far rientrare dai prestiti il fantasista Sebastian Giovinco e il terzino Paolo De Ceglie. Ma arriverà anche un centrocampista di livello capace di nobilitare la squadra: l'obiettivo numero uno è l'argentino Ever Maximiliano David Banega, 20 anni e mente del Boca Junior. Il presidente Macri vuole per il cartellino del centrocampista 20 milioni di dollari trattabili, quindi la Juventus potrebbe acquistare il giocatore per 15 milioni di euro. Una sforzo economico che i dirigenti bianconeri sono disposti a fare perchè contano di partecipare alla prossima edizione della Champions League e non vogliono certo sfigurare.
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Il post è stato curato da: Stefano D'A. - Tuttojuve.blogspot.com

venerdì 14 dicembre 2007

POST SPECIALE IN VISTA DELLA PARTITA DI DOMANI
IL PRE-PARTITA DI
LAZIO - JUVENTUS
RANIERI:"CONTRO LA LAZIO SOLO PER VINCERE"
DEL PIERO TORNA TITOLARE
Del Piero titolare contro la Lazio, la notizia è questa. Dopo tre giornate di campionato cominciate dalla panchina, complice l'influenza di Iaquinta, non convocato, il numero 10 della Juventus tornerà in campo dal primo minuto. Ranieri a Roma, nell'anticipo di sabato sera, vuole dare un segnale: contro la Lazio bisogna vincere «Perchè una squadra che vuole essere protagonista deve vincere in casa ma anche fuori».
Così il tecnico romano è pronto a riprendere la marcia in scia dell'Inter e per l'anticipo dell'Olimpico contro la Lazio ha un solo obiettivo. "Andiamo a Roma per vincere - ha detto - Anche perché in trasferta abbiamo ottenuto un successo solo a Cagliari e per le ambizioni di una squadra come la Juve è un po' poco". Ed ancora sui nerazzurri: "Sapevamo che avremmo dovuto inseguire, ma la rincorsa all'Inter non è frustrante".
La marcia inarrestabile dell'Inter potrebbe spaventare le dirette concorrenti, ma non la Juventus. Parola di Claudio Ranieri più combattivo che mai in vista dell'anticipo di sabato che opporrà i bianconeri alla Lazio, in una sfida dal sapore antico ed importante per entrambe le formazioni per motivi diversi di classifica. All'Olimpico la Juve avrà l'occasione di rimpinguare il bottino di successi in trasferta in questa stagione, fermo a quota 1, a Cagliari, e che necessita una sterzata consona al blasone della squadra e alle ambizioni di vittoria che la formazione di Ranieri ha più volte esplicitato. Ed allora un solo risultato resta l'unica via per cercare di tenere testa all'Inter per poi, nella seconda fase di stagione, cercare di recuperare qualche punto per mettere sotto pressione i nerazzurri. "Non sarà una partita facile - ha detto Ranieri - loro vorranno dimenticare l'eliminazione in Champions League, mi aspetto una Lazio vogliosa, l'ho vista al Bernabeu, ha disputato una buona partita fino all'ultimo. E' una squadra che attacca con più uomini, spinge con gli esterni, ma noi andremo là a giocarcela". Possibilmente per conquistare i tre punti e continuare a inseguire i nerazzurri: "C'era da aspettarselo che l'Inter, con quel popo' di rosa, sarebbe stata la squadra più forte. Hanno talmente tanti giocatori in rosa che con il turn-over saranno sempre freschi". Come la Juve non impegnata nelle coppe e pronta all'assalto.
IL RITORNO DI NEDVED
La Juve ha ritrovato anche Nedved, finalmente. «Nedved era abituato ad allenarsi anche da solo, perchè giocava spessissimo. Lui aveva una necessità di un surplus di corsa. Io l'ho sempre visto bene. Magari incideva di meno, ma mi avete sempre detto che lui è come un diesel. Può essere che ci abbia messo un pò di più. Ma è sempre stato un bel vedere. Anche contro il Milan aveva giocato bene, sta salendo». Il mercato... «Di mercato non parlo».
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SPECIALE CALCIOMERCATO JUVENTUS
VAN DER VAART-JUVE: "SI PUO' FARE"
Rafael Van der Vaart alla Juve: l'affare si può fare. L'ha fatto capire lo stesso fantasista olandese, che guida la classifica cannonieri della Bundesliga insieme a Toni e Klose. Per lanciare un segnale forte al club bianconero, il 24enne gioiello dell'Amburgo non ha rinnovato il contratto, che scade nel 2010. "Andrò via - ha detto a Voetbal International - solo per giocare in un club più grande, come ad esempio la Juve, che ultimamente si è interessata a me. Se dovessero farmi un'offerta concreta, la analizzerei con molta attenzione. Credo che anche l'Amburgo sia disposto a trattare". Il giocatore, valutato 15 milioni di euro, ha nel contratto una clausola che gli permette di liberarsi nel giugno 2009 a un milione. Ecco perché il club tedesco si siederà al tavolo con Secco e soci.
JUVENTUS: E' IL GIORNO DI EKDAL
E' atterrato ieri sera alle 22,30 Albin Ekdal, il giovane centrocampista svedese che la Juventus ha pescato dal Bommapojkarna, squadra della periferia di Stoccolma. Accompagnato dal padre e dall'agente Martin Klette, il giocatore si è trasferito immediatamente a Torino dove oggi si sottoporrà alle visite mediche. Da notare a proposito che per il giocatore era già in programma un intervento chirurgico al piede, ma a questo punto la decisione verrà presa di comune accordo con lo staff sanitario bianconero. La permanenza del giocatore in Piemonte sarà in ogni caso breve. In primo luogo perché Ekdal per motivi di studio dovrà rientrare presto in Svezia, in seconda analisi perché probabilmente il club bianconero lo girerà, all'inizio della prossima stagione, ad un altra società, probabilmente all'Empoli.
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IL PRE-PARTITA DI LAZIO-JUVENTUS E' STATO CURATO DA: Stefano D'A.

lunedì 10 dicembre 2007

SERIE A 15° GIORNATA - LA SIGNORA NON SI ARRENDE MAI
JUVENTUS - ATALANTA:1-0
LA JUVENTUS TRIONFA NEL FINALE CON L'INTRAMONTABILE NEDVED E RIAVVICINA LA ROMA. L'ATALANTA FA SOFFRIRE I BIANCONERI, MA SI ARRENDE ALLA PRODEZZA DEL CECO CHE FESTEGGIA LE 300 PARTITE IN SERIE A

EDITORIALE
"CHE CUORE LA MIA JUVE"
Tocca a Pavel Nedved, questa volta, lanciare la Juventus e punire una Atalanta che fino a quel momento aveva dato l'impressione di resistere bene. La fiondata del ceco a dieci minuti dal termine - replay dei bei gol dei bei tempi e prima rete per lui in campionato quest'anno - , ha permesso così alla squadra di Ranieri di consolidare le posizioni di alta classifica. A conti fatti, la Juventus ha prodotto cinque grandi occasioni contro una sola dell'Atalanta e quindi il successo è legittimo. C'è voluta quindi una zampata di un fuoriclasse, per risolvere una partita che sembrava sbloccata. Pavel Nedved che molti avevano dato per "morto", aveva già dato grandi segni di ripresa nel primo tempo, con iniziative travolgenti e tre cross splendidi, non sfruttati da Trezeguet nè da un appannato Iaquinta. L'ennesima assenza di Camoranesi ha indotto Ranieri a giocare la carta Palladino, come esterno destro, ma il ragazzo non ha convinto. Ranieri, coraggiosamente, ha tolto nell'intervallo sia l'ex Udinese per Del Piero, sia Palladino per Marchionni, ma solo la mossa di Alex ha prodotto qualche risultato, con due assist confezionati per Trezeguet e peraltro non sfruttati dal francese.
__________Stefano D'A. - Tuttojuve _____________________________
LE INTERVISTE A TUTTOJUVE
RANIERI : "NON MOLLIAMO MAI"
"Anche nella corsa scudetto, ci crederemo fino all'ultimo"
"Che il gol sia arrivato alla fine non è un problema - sottolinea il tecnico bianconero -. Anzi, significa che la squadra lotta, ci crede, ci mette tutto l'orgoglio che possiede. Fa parte della nostra mentalità, del dna della Juve. Noi non molliamo mai e lo abbiamo dimostrato con i fatti". - "Avevo messo in guardia i ragazzi, avevo detto che sarebbe stato difficile".
COBOLLI: "PER FORTUNA C'E' IL BIONDO"
"Ci ha regalato il sospiro di sollievo".
"Menomale che c'è il biondo, oggi ci ha regalato una grande gioia e, personalmente, mi ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo".
Dice Nocerino: "Spero che questo gol lo abbia finalmente sbloccato. Gli serviva e lo stava cercando, ora potrebbe anche non smettere più, per quanto il suo contributo va ben oltre i gol, perchè lui è uno che non molla mai, che sa come trascinare il gruppo".
Applaude Molinaro: "L'Atalanta era davvero un avversario rognoso, una partita che rischiava di non sbloccarsi mai, anche se in campo noi eravamo fiduciosi. Proprio perchè sappiamo che con i campioni che ci ritroviamo in squadra".
Legrottaglie: "Questo gol lo aspettavamo almeno quanto lui. Pavel è sempre stato abituato a segnare, nelle prime quattordici giornate non c'era mai riuscito e così s'era un pò scoraggiato. Il suo segreto è prorpio lo spirito con cui affronta le difficoltà".
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LE PAGELLE JUVE
MOLINARO: BRAVO
Buffon c'è sempre, Iaquinta e Palladino questa volta no
IL MIGLIORE: NEDVED 7,5 - IL PEGGIORE: PALLADINO 5
BUFFON: 6,5; ZEBINA: 5,5 - LEGROTTAGLIE: 6,5 - CHIELLINI: 6,5 - MOLINARO: 7; PALLADINO: 5 - MARCHIONNI (1' st): 5 - NOCERINO: 6,5 - ZANETTI: 6,5 - NEDVED: 7,5 - TIAGO (46' st): ng ; IAQUINTA: 5,5 - DEL PIERO (1' st): 7 - TREZEGUET: 6.
ALL RANIERI: 6,5 - ARBITRO ORSATO: 6,5
Il post è stato curato da : Stefano D'A. - Tuttojuve.blogspot.com
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mercoledì 5 dicembre 2007

COPPA ITALIA - Andata degli ottavi di finale
JUVE: OBIETTIVO COPPA ITALIA
RANIERI: "VINCO COL TURNOVER"
Ranieri "l'uomo pensante". Così lo chiamavano in Inghilterra ai tempi del Chelsea, quando ragionava sulla formazione fino all'ultimo secondo e cambiava sempre. "Perché così si vince, così ho vinto anche campionato e Coppa Italia di C con il Cagliari, così sono arrivato secondo in Premier dietro un Arsenal che non perdeva nemmeno mezzo tempo, e in semifinale di Champions". In piccolo, il doppio obiettivo stagionale della Juve è l'accoppiata qualificazione Champions-Coppa Italia. Sicchè la via da seguire è facile: con l'Empoli nell'andata degli ottavi di Coppa Italia fuori i titolari, dentro 'i secondi'. A casa rimangono fra gli altri Buffon, Trezeguet, Camoranesi, Chiellini, Zanetti, Zebina e Nedved."La Coppa Italia è la nostra unica competizione infrasettimanale" dice Ranieri. E' un obiettivo importante della stagione, vogliamo vincerla. Ma quando ci sono partite ravvicinate ho sempre cambiato, non ho mai contato su 12-13 giocatori, la mia utopia è riuscire ad avere 2 giocatori per ogni ruolo, intercambiabili, senza che cambi il prodotto finale. Forse una cosa inarrivabile. Lo dico anche alla squadra, questo è un farmi conoscere per il prossimo anno. Io offro ma poi voglio, ora chi ha giocato meno ha l'opportunità da cogliere. Questa volta è ad Empoli, ma la prossima no. In prospettiva futura si giocherà in Champions. E vorrà dire che ci sarà chi gioca in Champions e chi gioca in campionato. Non sono un allenatore che fa giocare sempre gli stessi. Se ho giocatori che mi danno compattezza di squadra, faccio il turnover. Non ho due squadre, ho sempre la Juve. In questo momento ho alcuni giocatori fissi perché sono in forma, se scadono di forma cambio. Ma lo puoi fare se hai il giocatore che sfrutta l'opportunità inserendosi nel contesto. In serie C nel Cagliari ho vinto campionato e Coppa Italia ruotando la squadra. A Londra mi chiamavano 'thinker man', perché ci pensavo e ripensavo, poi cambiavo sempre. Ma in 60 partite è normale". Anche allenatori del passato dicevano così, e poi puntavano su un gruppo di fedelissimi. "Il mestiere dell'allenatore è come un vulcano, quello che erutta oggi, domani non c'è più. Io ci metto un attimo a cambiare". Del Piero titolare in Coppa Italia, ma non in campionato. Un capitano sminuito. "Del Piero sta al primo posto, come sempre. E' un grande campione, è il mio capitano e me lo tengo stretto". Per Almiron e Tiago un altro esame? "Per Almiron e Tiago è un'opportunità, non un esame. Io vado avanti con loro fino alla fine dell'anno. Dell'anno calcistico, intendo". Ultima battuta sui recuperi di campionato. Che tifi Roma è scontato, ma tiferà anche Lazio, contro l'Inter? "Mi metto anche la sciarpa".
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BUFFON A CACCIA DELLA COPPA ITALIA
“La Coppa Italia è un obiettivo, come il campionato, e se si riuscisse a centrarlo sarebbe un gran risultato, anche perché in questi sette anni di Juve non l’ho mai vinta”. Gigi Buffon parla ai microfoni di Juventus Channel e si proietta sulla prossima partita, che vedrà i bianconeri impegnati in casa dell’Empoli per l’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. Una gara da vincere per tenere viva un’alternativa al campionato, visto che Gigi non ha mai fatto mistero di vedere altre squadre avvantaggiate rispetto alla Juventus per la lotta scudetto: “Mi fa piacere quando sento David o il mister che invitano tutti a coltivare questo sogno. Io sono un ottimista per natura e come loro mi auguro che questo sogno si possa realizzare nel più breve tempo possibile. Non so se sarà possibile già quest’anno; sicuramente questo campionato sarà duro, perché ci sono due squadre molto forti”. L’ultima domanda è sul “terzo tempo” di cui tanto si parla in questi giorni. Il gesto dei giocatori della Fiorentina che alla fine della partita con l’Inter hanno applaudito e salutato gli avversari è piaciuto e la Lega ha stabilito che da gennaio dovrà diventare una prassi per tutte le squadre:“E’ un importante segnale di fair play – commenta Gigi – anche se forse non mi piace che questa iniziativa debba partire da un’istituzione e non dagli stessi giocatori. A livello educativo credo sia più che giusto farlo, ma sicuramente preferisco il modo in cui questo “terzo tempo” è stato messo in pratica domenica a Firenze, in maniera spontanea, senza che ci fosse una spinta o un’imposizione di nessuno”.In attesa di rivedere Gigi in campo intanto, uno degli iscritti al progetto Juventus Membeship, sta vivendo emozioni particolari: un tifoso di Varese ha infatti vinto la maglia utilizzata da Gigi a San Siro, in occasione della sfida con il Milan.
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I CONVOCATI PER EMPOLI - JUVENTUS :
Birindelli, Almiron,Salihamidzic,Iaquinta, Del Piero, Belardi , Vanstrattan, Boumsong, Criscito, Palladino, Grygera, Nocerino, Molinaro, Tiago, Novembre, Marchionni, Legrottaglie, Pasquato, Esposito, Cosentini.
______________________ARBITRA FARINA DI NOVI LIGURE
Questo Post è stato curato da: Stefano D'A. - Tuttojuve

lunedì 3 dicembre 2007

SERIE A 14° GIORNATA - POST PARTITA + SPECIALE MERCATO
MILAN - JUVENTUS : 0 - 0

A San Siro finisce 0-0, ma le occasioni migliori sono dei bianconeri. La squadra di Ranieri può recriminare su un palo clamoroso di Trezeguet e una strepitosa parata di Dida su tiro di Salihamidzic. Anche Buffon è decisivo.
EDITORIALE
"BELLA JUVE, SUPERBUFFON"
E' finita in pareggio, Milan-Juventus. Tenuto conto che i rossoneri non hanno mai vinto in casa e che la Juventus non è mai riuscita ad aggiudicarsi uno scontro diretto in questo campionato, non è una notizia sorprendente. Tutto sommato, il punticino infilato in classifica fa più comodo alla Juventus che al Milan, perchè non perdere a San Siro è comunque cosa buona e giusta, mentre inanellare a ripetizione risultati piuttosto grigi significa dire e dare l'addio allo scudetto con alcuni mesi di anticipo. Le emozioni ci sono state, non una roba da far venire il batticuore, ma di sicuro fino all'ultimo dei quattro minuti di recupero c'è stata incertezza e questo ha contribuito a elevare per lo meno la suspance. Però i protagonisti strombazzati sono rimasti al coperto: Kakà, Seedorf e Pirlo non hanno spopolato, Trezeguet, Iaquinta e Nedved si sono adeguati. Forse i più bravi sono stati i portieri, abbastanza sollecitati nella ripresa, e i centrali difensivi. E' pure si è giocato all'attacco. Alla resa dei conti, persino la somma delle opportunità porta là dove si è andati a parare: i tiri di Kakà e Inzaghi, il palo di Trezeguet e la conclusione di Salihamidzic. Per invertire alcune tendenze, insomma, bisogna ripassare.
____Stefano D'A. - Tuttojuve__________________________________
LE INTERVISTE A TUTTOJUVE
Ranieri: "Sono felice, abbiamo personalità"
Alla fine Claudio Ranieri è più che soddisfatto:"Per la eprsonalità, per aver giocato così contro i Campioni d'Europa. Il Milan non merita la posizione in classifica, capisco però che su questo campo è come giocare sul sapone. Iaquinta faceva fatica perchè aveva davanti Nesta e Kaladze...Lui è bravo sui palloni ingiocabili per altri. Bravo anche Nedved con Molinaro sulla fascia". E' il Tridente? "Il tridente no, non l'avevo considerato perchè con il Milan abituato al rombo, sarebbe stato un azzardo eccessivo, loro scalano bene e i terzini attaccano, noi non abbiamo ancora memorizzato certi movimenti". Sulla differenza tecnica che quest'anno divide la Juve e le altre grandi come il Milan, si potrebbe discutere a lungo. Ammette Ranieri:"Con l'Inter e Milan senti il peso della personalità degli avversari. La Fiorentina cresce, la Roma ha quasi il passo dell'Inter. Noi siamo lassù però per noi è sempre un conoscersi, importante aver fatto una buona partita qua. Non abbiamo sbagliato nessun acquisto. Il gruppo è saldo e ora non sono convinto di dire: sul mercato di gennaio facciamo questo o quello". Tiago? "Credo anche in lui, come in Almiron. Neppure l'ad Jean-Claude Blanc non cede di un millimetro:"Siamo contenti del
gruppo che abbiamo formato. Ottimi i rapporti col Milan"_____________
Buffon:"Adesso ci temono tutti""E' stata una gara particolare - commenta il numero uno bianconero - non ci sono state grandi occasioni di gol, però sia io che Dida ci siamo fatti trovare pronti. Sono contento non tanto per la mia prestazione positiva quanto perchè si esca da San Siro con un punto e la squadra si è comportata da squadra. La Juve si è fatta rispettare, non ha mai
sfigurato, la nostra autostima e convinzione e aumentata".
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LE PAGELLE JUVE
Legrottaglie, stato di grazia
Brazzo: non solo quantità. Zanetti straordinario per intensità. Nedved Cresce. Chiellini e Molinaro chiudono tutti i varchi.
IL MIGLIORE: BUFFON 7,5 - IL PEGGIORE: NESSUNO
BUFFON: 7,5 ; ZEBINA: 6 - LEGROTTAGLIE: 7 - CHIELLINI: 7 - MOLINARO: 6,5 ; SALIHAMIDZIC: 6,5 - MARCHIONNI (26' st): 6 - NOCERINO: 5,5 - ZANETTI: 7 - NEDVED: 6,5; PALLADINO (36'st): ng - IAQUINTA: 6 - DEL PIERO (26' st): 6 - TREZEGUET: 6.
ALL. RANIERI: 7 - ARBITRO MORGANTI: 6,5
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SPECIALE CALCIOMERCATO JUVE
Si cerca l'uomo dell'ultimo passaggio: lo vuole Ranieri
Diego e Van der Vaart all'esame degli osservatori bianconeri. Sono i principali obiettivi di mercato per il ruolo.
Sabato un osservatore ha spiato il "derby" fra i due obiettivi. E Tiago è di nuovo ai margini: nemmeno un minuto contro Palermo e Milan.
TORINO. Per essere una Juve all'altezza dell'obiettivo che qualcuno rivendica con orgoglio (Trezeguet) la Juve viaggia alla ricerca di qualità lontano da casa. I ripetuti viaggi a Brema e dintorni di Pasquale Sensibile, protrattisi in quattro giorni di full immersion nella passata settimana hanno proprio il fine di stabilire se Diego o Van der Vaart possiedano le caratteristiche per colmare l'unica vera lacuna emersa nella Juve 2007-08. Giudicati capaci sia di giocare sia al fianco di una punta centrale, sia alle spalle di una coppia d'attaccanti e, soprattutto l'olandese, anche in posizione esterna, sono a loro volta sotto esame (bianconero).
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SPECIALE EURO08 - Il sorteggio
ITALIA: NELL'INFERNO C'E' LA FRANCIA
Gruppo C : OLANDA, ITALIA, ROMANIA, FRANCIA.
Il sorteggio dell'Europeo 2008 ci riserva un girone di ferro: debutto contro l'Olanda il 9 giugno, poi la Romania e di nuovo la sfida con gli eterni rivali. In Svizzera, oltre agli azzurri, giocheranno i padroni di casa che apriranno il torneo il 7 giugno affrontando la Repubblica Ceca.
Il post (come sempre) è stato curato da: Stefano D'A. - Tuttojuve
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sabato 1 dicembre 2007

POST SPECIALE IN VISTA DELLA PARTITONA DI STASERA
IL PRE-PARTITA DI MILAN-JUVENTUS
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INIZIAMO SUBITO CON LA CONFERENZA STAMPA
DI CLAUDIO RANIERI IN VISTA DEL BIG MATCH
Contro il Milan, Claudio Ranieri vuole dalla sua Juventus molta concentrazione. "Il Milan è una grande squadra, è campione d'Europa e se è indietro è per caso. Nel ritorno la vedremo risalire posizioni su posizioni, ora magari starà pensando anche alla coppa del mondo per club. Sarà una gara difficile, importante e bella. Per noi gli esami non finiscono mai. Sarà bello tornare a San Siro, e cercheremo di fare la partita". - Il tecnico, in conferenza stampa, ha suonato la carica ai suoi. "Per noi gli esami non finiscono mai. Sarà bello tornare a San Siro, e cercheremo di fare la partita. Già affrontare il Milan è uno stimolo incredibile, poi andare a San Siro ti emoziona ancor di più. Sono quelle classiche che ogni giocatore vorrebbe giocare. Noi ci arriviamo bene, siamo in fase di crescita, non veniamo da una sconfitta. Cosa ha la Juve più del Milan in questo momento? Niente. I punti, solo quello. Potrebbe essere importante non giocare le coppe. Ma il Milan ha tanti campioni che anche quando soffre può segnare negli ultimi minuti. La dobbiamo affrontare con la giusta umiltà e dobbiamo fare una grandissima gara". - lasciare troppi punti davanti, dopo diventa difficile rimontarli".
Finora la Juve negli scontri diretti con le altre cosidette grandi, ha sempre pareggiato, contro Roma, Fiorentina e l'Inter. "Vincere? Me lo auguro. Ma noi abbiamo sempre pensato alla vittoria. Formazione? Mi dispiace per Camoranesi, lui è uno che fa la differenza. Per quanto riguarda gli attaccanti, averli tutti e tre in forma è meglio che non averli, dovete credermi. Tutti i convocati partono alla pari. Tante volte sono intuizioni, quelle che mi fanno decidere per l'uno o per l'altro. L'allenatore si gioca la partita molte volte prima di disputarla. Ai giocatori la formazione la dirò solo un'ora e mezza prima".
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ECCO LA PROBABILE FORMAZIONE DELLA JUVENTUS DI STASERA
4-3-1-2 : BUFFON; MOLINARO, CHIELLINI, LEGROTTAGLIE, ZEBINA; NEDVED, NOCERINO, ZANETTI; DEL PIERO; TREZEGUET IAQUINTA.
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ECCO LA PROBABILE FORMAZIONE DEL MILAN DI STASERA
4-3-2-1 : DIDA, MALDINI, KALADZE, NESTA, ODDO; AMBROSINI, PIRLO, GATTUSO; SEEDORF, KAKA’; GILARDINO.

LA CONFERENZA STAMPA DI ANCELOTTI IN VISTA DEL BIG MATCH
“VOGLIO UN MILAN DA CHAMPIONS” – “JUVE STAI ATTENTA, SARA’ UN MILAN SPECIALE”
"Quella di domani sera è una partita che arriva nel momento giusto, abbiamo la grande opportunità di vincere in casa, anche se sappiamo che sarà una gara molto difficile" - "Mi piacerebbe vedere il Milan che nell'ultima Champions League ha battuto il Manchester Utd 3-0 - spiega il tecnico rossonero -. Lo possiamo fare se ce lo mettiamo in testa, sappiamo che per battere la Juve occorre fare qualcosa di speciale. Pensavo che i bianconeri potessero raggiungere certi livelli, ma non così in fretta. Questa Juve è diversa, ha pagato per quello che è successo, ma il fatto di aver giocato un anno in B, ha dato ancora più stimoli e motivazioni ai bianconeri".
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INTERVISTA ESCLUSIVA A VINCENZO IAQUINTA
“IL SOGNO: VINCERE LO SCUDETTO CON LA JUVE”
Il suo arrivo alla Juventus: “Dopo il trionfo di Berlino – racconta Vincenzo – ho fatto un altro anno all’Udinese, ma non credevo che una grande squadra mi avrebbe cercato. Poi, il mio agente mi ha informato della trattativa in corso con la Juventus e quando sono arrivato a Torino è stato incredibile”.Il suo approccio con il bianconero: “Ho mantenuto l’umiltà che mi ha sempre contraddistinto durante tutta la carriera e credo che questo mi abbia aiutato. Per ora ho una media gol importante, non mi era mai capitato di averla così alta. Ora non mi resta che continuare a dare il massimo per riuscire a mantenerla”.I sogni: “Arrivare alla Juventus, in una squadra così prestigiosa e importante è stato davvero l’avverarsi di un sogno, ma sono ancora tanti quelli da inseguire. Il primo che voglio realizzare con la Juventus? Vincere lo scudetto, naturalmente”.
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Questo Post è stato curato da : Stefano D'A.
Tuttojuve.blogspot.com

venerdì 30 novembre 2007

LA STORIA DELLA JUVENTUS - 6° PUNTATA
La vittoria del Grande Slam (1981-'86)
Il nuovo decennio, sempre con Trapattoni in panchina, si aprì all'insegna di altri successi. Nel campionato 1980-81 venne conquistato nuovamente lo scudetto e l'anno successivo la Juventus fece il bis, arrivando a quota 20. La società ottenne così la seconda Stella d’Oro al Merito Sportivo (unica squadra italiana ad averla ottenuta finora). In quegli anni giunsero alla corte della Juventus nuovi giocatori, come i giovani Paolo Rossi (il Pablito capocannoniere del Mundial spagnolo con 6 reti e Pallone d'Oro 1982), Domenico Marocchino e Giuseppe Galderisi. Il trionfo della Nazionale nel campionato del mondo in Spagna fu anche il trionfo della Juventus. Della squadra che si laureò Campione del Mondo l'11 luglio 1982 a Madrid ben sei giocatori su undici titolari erano della Madama. Oltre a ciò in quei mondiali si distinsero altri due giocatori che proprio quell'estate erano arrivati alla corte della Juventus, ovvero il polacco Zbigniew Boniek ed il francese Michel Platini, che avevano portato le loro nazionali rispettivamente al terzo e quarto posto di quello mondiale e che sarebbero stati tra i principali protagonisti della Juventus negli anni successivi. Con queste premesse i trionfi della Juventus si allungarono sempre più: nella stagione 1982-83 ottenne un sofferto successo in Coppa Italia (per la settima volta) battendo in finale l'Hellas Verona. Nella stessa stagione la Juve vinse anche il Mundialito Clubs, ma perse ancora una volta l'epilogo della Coppa dei Campioni, dopo un trionfale cammino (6 vittorie e 2 pareggi su 8 gare): ad Atene ad avere la meglio fu l'Amburgo, con un beffardo gol segnato nei minuti iniziali da Felix Magath, come contro l'Ajax 10 anni prima. Quella finale costituì l'ultima esibizione in campo con i colori della Juventus di due giocatori che hanno fatto storia nel club: il portiere Dino Zoff e l'attacante Roberto Bettega. Il primo si ritirò dall'attività poche settimane dopo, il secondo concluse la sua carriera in Canada.Nella stagione 1983-84 la Juve dominò in Italia e in Europa, conquistando da una parte lo scudetto e dall'altra la Coppa delle Coppe, battendo in finale il 16 maggio 1984 a Basilea il Porto per 2-1. Il 16 gennaio 1985 i bianconeri vinsero la Supercoppa Europea a Torino, battendo in una grande partita il Liverpool per 2-0 con doppietta di Zibì Boniek (soprannominato da Giovanni Agnelli "il bello di notte", proprio perché si esprimeva al meglio nelle partite in notturna di coppa); la gara di ritorno non venne disputata in quanto il Liverpool non fu in grado di trovare una data utile per giocare. L'anno successivo la Juventus approdò alla sua terza finale di Coppa dei Campioni contro lo stesso Liverpool, detentore del trofeo. Si giocò a Bruxelles, il 29 maggio 1985, nello stadio "Heysel" (adesso intitolato a Re Baldovino del Belgio). Circa un'ora prima dell'inizio della partita improvvisamente un gruppo di sostenitori del Liverpool scavalcò la rete che divideva il loro settore da quello limitrofo per aggredire un gruppo di tifosi della Juventus, sembra per reagire a qualche provocazione verbale. Questo suscitò il panico degli altri sostenitori juventini che occupavano il settore Z dello stadio e che cominciarono ad arretrare. La calca che ne seguì fu drammatica e, complice anche il crollo del muro che delimitava il settore, ben 39 persone persero la vita, 32 dei quali italiani. Molti tifosi vennero soccorsi sul campo, mentre altri corpi senza vita vennero sistemati a bordo campo. Le due squadre erano negli spogliatoi senza sapere cosa fosse esattamente successo e se la partita si potesse disputare o meno. Alla fine l'UEFA e le autorità locale imposero di giocare. In un'atmosfera resa surreale dalla tragedia, la Juventus vinse per 1-0 con rete di Platini al 57' grazie a un rigore erroneamente decretato dall'arbitro ma quella sera ogni episodio legato al calcio giocato passò in secondo piano di fronte a quello che è ancora ricordato come uno degli episodi più neri della storia del calcio: la Strage dell'Heysel. In quell’anno la Juve concluse il campionato al sesto posto. I bianconeri, senza Boniek, venduto alla Roma, e Rossi, ceduto al Milan, ma con nuovi giocatori come il danese Michael Laudrup, Lionello Manfredonia e Luciano Favero nella squadra, conquistarono un altro scudetto nella stagione 1985-86, grazie ad un iniziale sequenza di 8 vittorie consecutive e 26 punti su 30 ottenuti nel girone di andata, e la prima Coppa Intercontinentale, l'8 dicembre 1985, battendo a Tōkyō l'Argentinos Juniors per 6-4 dopo i calci di rigore, dopo che i tempi supplementari si erano conclusi sul 2-2 (con un gol, in posizione regolare, annullato a Platini) in una partita indimenticabile. La Juventus è ormai considerata una nuova potenza calcistica europea. Per la prima volta nella storia del calcio europeo una società aveva conquistato le tre più grandi competizioni europee (Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA) e, con la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale nella bacheta societaria, tutte le coppe [6] a livello mondiale. Pertanto la Juventus, avendo ottenuto questo tris di coppe in Europa (definito Grande Slam), ricevette la Targa UEFA nel 1987. Al termine del campionato 1985-86 si chiuse il famoso "decennio Trapattoni", una della ere più vincenti di tutti i tempi a livello di clubs. Trapattoni ritornò poi alla guida della Juventus nel 1991-92, ma nel frattempo passò all'Inter. Il 17 maggio 1987 Le Roi Michel Platini, che in cinque stagioni con la Vecchia Signora aveva vinto due campionati nazionali, due coppe europee (una Coppa delle Coppe e una Coppa dei Campioni), una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale, tre titoli consecutivi di capocannoniere della Serie A e tre edizioni consecutive del Pallone d'Oro (dal 1983 al 1985), si ritirò dal calcio giocato, lasciando un vuoto in tutti i tifosi bianconeri.
-IL RINNOVAMENTO NEL PERIODO 1986-1990 CON MARCHESI E ZOFF
Tra il 1987 e il 1990, la Vecchia Signora conosce quattro anni difficili. Con Rino Marchesi sulla panchina, la Juve iniziò la stagione 1986-87 e l’opera di rinnovamento della sua squadra con una vittoria 2-0 ad Udine contro l’Udinese Calcio e soffiando all'Inter, in extremis, il secondo posto, chiudendo il campionato a 39 punti, 3 in meno del capolista SSC Napoli di Diego Armando Maradona e del ritrovato Bruno Giordano.La stagione successiva fu molto irregolare, la Juve finita sesta in classifica con 31 punti poté accedere alla Coppa Uefa dopo lo spareggio contro il Torino (0-0 dopo tempo supplementari, 4-2 ai calci di rigore).Il 3 settembre 1989 perì in un incidente stradale a Skiernewice, in Polonia, Gaetano Scirea, per anni libero, capitano e simbolo della squadra, recordman di presenze in maglia bianconera, diventato poi osservatore per la società. La squadra bianconera, sotto la guida di Dino Zoff, finì il campionato di quell'anno al 4° posto, così come nella stagione successiva.
NELLA PROSSIMA PUNTATA " I PRIMI ANNI NOVANTA"
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DOMANI SABATO 1 DICEMBRE ALLE 20:30 CI SARA' IL BIG MATCH DELLA 14° GIORNATA A S. SIRO TRA MILAN E JUVENTUS. - DOMANI MATTINA PUBBLICHERO' UN POST "Speciale" CON TUTTE LE ULTIMISSIME NOTIZIE DI QUESTA PARTITA ATTESISSIMA.

lunedì 26 novembre 2007

SERIE A 13° GIORNATA - LA SIGNORA BATTE IL PALERMO
JUVENTUS - PALERMO : 5-0

I BIANCONERI RISPONDONO A INTER, ROMA, MILAN SALENDO AL 2° POSTO CON LA
SORPRENDENTE UDINESE. ALEX, APPENA ENTRATO, VA A SEGNO SU PUNIZIONE ALLA FINE REPLICA SU RIGORE.
EDITORIALE
"JUVE: TRE STELLE, CINQUE GOL"
La notizia è che lassù, tra coloro i quali ambiscono allo scudetto e mirano a un posticino in Champions League, la Juventus conitnua prepotentemente a esserci. Dopo tredici giornate di campionato e l'esondante vittoria contro un Palermo inesistente, il secondo posto non può più essere una semplice casualità, anche se l'Inter è avanti di tre punti e deve recuperare una partita, anche se nulla è mai banale per la squadra di Claudio Ranieri, anche se c'è chi continua a sostenere che prima o poi la marcia degli affamati (di vendetta) si fermerà. Per adesso, poi che prima. Il successone di ieri sera è da considerarsi prezioso per due ordini di motivi:ha interrotto la mini serie di pareggi (Inter/Parma) e fornito una risposta inequivocabile a chi sabato aveva provato ad allungare (Inter/Roma). A voler laparatomizzare il risultato,un'orgia di gol, addirittura cinque, è più importante sotto il profilo della crescita caratteriale e della reattività psicologica che dalla conferma tecnica o della lievitazione tattica.
Stefano D'A. - Tuttojuve.blogspot.com
LE INTERVISTE A TUTTOJUVE
"DIAMO RETTA A TREZEGUET"
Ranieri: " E' il capobanda di chi vuole lo scudetto, seguiamolo ! Siamo in gran forma" - "Avevo detto a Nocerino e Zanetti di stare vicini per arginarli a centrocampo. Camoranesi è stato stupendo a ravvivare il gioco nel mezzo. Alex? Con me ha fatto poca panchina e poi la squadra gioca in 11 più 3"
Giaccone scuro, ormai temprato al freddo e all'umidità sabauda, il tecnico romano alla fine è soddisfatto e non lo nega. " Beh, all'inizio ero preoccupato, perchè i rosanero non stavano lassù per grazia ricevuta. Sanno chiudersi e ripartire. Ci abbiamo messo sono un pò nel primo tempo a carburare, poi tutto è andato bene, perchè tanti miei giocatori sono in gran forma". - "Meriterebbero di giocare in venti, ma 11 vanno in campo. L'importante è che lo spirito sia quello giusto. Il campionato è bello e noi vogliamo alimentarlo con grandi partite".
"ORA SBANCHIAMO SAN SIRO"
Trezeguet:" A Milano forti di queste 5 reti. Non daremo scampo ai rossoneri".
"Col palermo era importante vincere anche per il morale. Questo gruppo è solido ed entusiasta" - Impressionanti i numeri dell'attaccante: re dei bomber con 11 centri e 151° sigillo bianconero.
LE PAGELLE JUVE
ALEX, IL RUGGITO DEL CAMPIONE"
Entra e dopo tre minuti segna con una punizione magica. Il bis arriva su rigore. In difesa super Legrottaglie, in avanti segnano tutti.
IL MIGLIORE: DEL PIERO 7,5 - IL PEGGIORE: NOCERINO 5,5
BUFFON: 6 ; ZEBINA: 6 - LEGROTTAGLIE: 7 - CRISCITO: 6,5 - MOLINARO: 6,5 ;
CAMORANESI: 7 - MARCHIONNI (27' st): 6,5 - NOCERINO: 5,5 - ZANETTI: 6,5 - NEDVED: 7; TREZEGUET: 7 - PALLADINO: ng. - IAQUINTA: 7 - DEL PIERO: 7,5.
ALL. RANIERI: 7,5 - ARBITRO SACCANI:6.
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ALLA PROSSIMA E FORZA JUVE !

sabato 17 novembre 2007

LA STORIA DELLA JUVENTUS - 5° PUNTATA
IL CICLO LEGGENDARIO (1972-1986): LA SECONDA STELLA E LA PRIMA RIVOLUZIONE EUROPEA
Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti, dopo il lungo periodo nelle vesti di giocatore, diventò presidente del club. Con Boniperti si aprì un lungo ciclo trionfale che coincise, come negli Anni Trenta, con i grandi successi della Nazionale di Enzo Bearzot.In quindici anni la società vinse nove scudetti (1971-72, 1972-73, 1974-75, 1976-77, 1977-78, 1980-81, 1981-82, 1983-84 e 1985-86), due Coppe Italia (1979 e 1983) e tutte le coppe
internazionali [6], europee e intercontinentali.
IL GRANDE BLOCCO JUVE DI BONIPERTI
La Juventus si classificò quarta nel campionato nazionale della stagione 1970-71. Il 26 maggio di quell’anno morì a soli 36 anni, per un male incurabile, Armando Picchi, allenatore dei bianconeri da appena un anno. Nella stagione succesiva la Juventus, con l'arrivo dell'allenatore ceco Čestmír Vycpálek e di nuovi campioni del calibro di Dino Zoff (il più grande portiere italiano della storia, in arrivo dal Napoli), di Fabio Capello (dalla Roma), del giovane torinese Roberto Bettega (dal Varese, e che divenne in seguito vicepresidente della società dal 1994 al 2006), di Franco Causio, detto Il Barone (dal Palermo) e del libero (poi capitano bianconero) Gaetano Scirea, vinse lo scudetto con un punto di vantaggio sul Milan.Al termine della stagione 1972-73 è ancora scudetto, con un finale da brivido. La Juventus, infatti, prima dell'ultima giornata si trovava al secondo posto, insieme alla Lazio, con un punto di svantaggio rispetto al Milan. Nell'ultima partita la Juventus vinse fuori casa contro la Roma per 2-1 (rete a 3 minuti dalla fine di Cuccureddu), mentre Milan e Lazio vennero sconfitte, ribaltando così la situazione in classifica. Il Milan si prese la rivincita in Coppa Italia battendo i bianconeri in finale ai calci di rigore. Nella stessa stagione i bianconeri, senza giocatori stranieri in rosa (per via del divieto di ingaggiare calciatori stranieri imposto dopo la sconfitta dell'Italia contro la Corea del Nord ai Mondiali inglesi del 1966), raggiunsero per la prima volta nella loro storia la finale di Coppa dei Campioni, ma persero a Belgrado contro l’Ajax per 1-0, con gol al 4' di Johnny Rep. Il 28 novembre di quell'anno, la Juventus (che prese il posto del rinunciatario Ajax) perse a Roma anche la Coppa Intercontinentale contro l'Independiente: 0-1 contro i "diavoli rossi" di Avellaneda, con rigore fallito da Cuccureddu quando la gara era ancora sullo 0-0. Per di più, i dirigenti bianconeri avevano l'accordo con gli argentini per disputare la finale in un'unica partita allo Stadio Olimpico di Roma.Nel 1974, dopo il Mondiale in Germania, iniziò un nuovo ciclo di grandi risultati per la Nazionale guidata da Enzo Bearzot: quattro anni dopo, in Argentina, l'Italia arrivò quarta, avendo nelle file molti giocatori bianconeri: Pietro Anastasi, Romeo Benetti, Antonello Cuccureddu, Roberto Boninsegna. In seguito, ai campionati mondiali in Spagna, fu costituito il cosiddetto "Blocco Juve", che contribuì fortemente alla vittoria del trofeo.Allenata dall'ex-campione bianconero Carlo Parola, nella stagione 1973-74 la Juve si classificò seconda in Serie A e raggiunse il Girone finale di Coppa Italia. Nella stagione successiva, il club vinse lo scudetto e arrivò fino alle semifinali della Coppa UEFA. Nel 1975-76, invece, non fu sufficiente un girone di andata da record (26 punti su 30 ottenuti), poiché lo scudetto finì nelle mani del Torino. In quell’anno furono ingaggiati altri campioni come Marco Tardelli (attuale membro del CdA della Vecchia Signora), Antonio Cabrini, Liam Brady e Roberto Boninsegna.Nel 1976-77 fu chiamato sulla panchina bianconera Giovanni Trapattoni, il Trap, che inaugurò un vero e proprio ciclo di vittorie. La Juventus vinse, senza giocatori stranieri, lo scudetto con un finale entusiasmante: su 60 punti disponibili la Juventus si laureò campione totalizzandone 51 [7] (record storico nei tornei a sedici squadre, 24 i punti ottenuti in trasferta e 26 nel girone di ritorno), a nulla servono i 50 raccolti dal Torino. Inoltre il 18 maggio conquistò la Coppa UEFA (primo trofeo europeo per i bianconeri), vinta in finale contro l'Athletic Club grazie anche al nuovo regolamento UEFA che introdusse il doppio valore per i gol segnati in trasferta: infatti l'1-0 di Torino all'andata rese inutile al ritorno la vittoria degli spagnoli a Bilbao per 2-1.Gli anni settanta si chiusero con altri due successi: l'ennesimo scudetto nel 1977-78 (nel frattempo i bianconeri arrivarono fino alle semifinali di Coppa dei Campioni, perdendo ai supplementari con il Club Brugge K.V.) e un'altra Coppa Italia, la sesta, nel 1978-79, battendo in finale il Palermo per 2-1 dopo i tempi supplementari, in un'indimenticabile partita disputata da Antonio Cabrini.
NELLA PROSSIMA PUNTATA :"LA VITTORIA DEL GRANDE SLAM" E "IL RINNOVAMENTO 1986-1990 CON MARCHESI E ZOFF"